L’INCISCIATURE

spettacolo teatrale di Maurizio Mosetti

L’INCISCIATURE

I sonetti di Giuseppe Gioachino Belli

Opera multimediale basata sui sonetti di Giuseppe Gioachino Belli

Elaborazioni audio-video e regia a cura di Maurizio Mosetti

Il mondo dei sonetti di Belli (2279 sonetti rimasti inediti durante la vita del poeta) è un mondo zeppo di protagonisti e di voci: uomini e donne, preti e laici, bambini e vecchi, servi e signori, papi e prostitute, gente che urla e gente che sussurra, gente che prega e gente che bestemmia, gente che balbetta e gente che pontifica. Una babele di persone, di situazioni, di linguaggi. In questo mondo, dove il comico e il tragico si uniscono in una contaminazione grottesca, si esaltano gli aspetti essenziali dell’essere umano, della vita come è, nelle sue contraddizioni, nella sua natura di eterna commedia nient’affatto divina ma tutta e soltanto umana. Giacché l’altro monno non è che lo specchio di questo mondo qua: là le pene eterne, qua le pene quotidiane. E l’eternità non è altro che una coda “cana” della morte. Lo spettacolo unisce suoni, immagini e versi in un continuum realizzato con l’utilizzazione di supporti informatici. Maurizio Mosetti, posto al centro del palco, sceglie quasi con ferocia i sonetti di Belli, mentre immagini deformate e non realistiche, insieme a suoni e rumori, scorrono alle sue spalle e intorno a lui,  suggerendo incontri e commenti al dramma che sulla scena si rappresenta: e il dramma è la ricerca di una soluzione, di una via d’uscita, a questa tremenda contraddizione. Il poeta la cerca nella politica, nei rapporti umani, nella religione, nella parola, nel sesso… ma la via d’uscita non appare mai nitida e sicura, forse perché semplicemente non c’è. Alla fine forse una soluzione si affaccerà, ma rimarrà comunque aperta.